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giovedì 5 aprile 2012

Perché il bad guy è il bad guy

Folle di scrittori o aspiranti tali, me compresa, che vanno in panico alla fatidica domanda.
"Perché il cattivo è cattivo?"


Una domanda più che legittima, ma se riflettete bene vi renderete conto che la maggior parte dei cattivi è così senza alcuna motivazione.

"Perché è cattivo?"
"Perché sì"

E se anche hanno una motivazione, hanno la motivazione più banale del mondo e in ogni caso non sanno dare spiegazioni.

"Perché sei cattivo?"
"Perché voglio conquistare il mondo!"
"E perché?"
"Come perché? Perché sì!"

Punto e capo, dunque.
Così non va. Bisogna difenderli questi personaggi "kattivi"! Io mi pongo alla difesa del kattivo: no al colesterlo, sì ai kattivi!
Quello che voglio dire è che la gente, scrittori in primis, non considera i cattivi. La psicologia dei "cattivi" è uno dei primi elementi che si tende a mettere da parte, ignorare. Cosa serve caratterizzare una persona psicologicamente che tanto non porta alla immedesimazione il lettore? Che cosa serve dare spessore ad un personaggio che comunque starà sulle scatole a tutti?
Serve, serve. Serve eccome!

Psicologia dei "kattivi": dar loro una motivazione
La psicologia dei "cattivi" è un meraviglioso universo sottovalutato.
Innanzi tutto, bisogna dare ai "cattivi" una motivazione che sia una motivazione! Non fermatevi ai soliti cliché della "sete di potere" o "del desiderio di comandare". I "kattivi" non sono nati "kattivi", lo sono diventati. Per quale motivo? Costruite loro un background, per l'amor del cielo! Abusi infantili? Pestando il loro pesciolino rosso hanno improvvisamente compreso che a loro piace uccidere?
Non è necessario che voi raccontiate il loro background, ma è necessario costruirlo perché sono gli eventi del passato che lo spingono ad agire nel presente della vostra storia. Non è lavoro sprecato, credetemi.

Non è tutto bianco o tutto nero.
Esiste il grigio. Nel senso, non affibbiate ai vostri poveri "kattivi" solamente qualità negative: persone tutte negative o tutte positive non esistono (non nella realtà. Quindi questo discorso vale anche per il protagonista, ma di questo si parlerà in un altro articolo): non abbiate paura a far mostrare loro qualche lato umano, qualche debolezza: paradossalmente, questo rinforza il personaggio. Ad esempio, l'antagonista può avere una passione viscerale per l'opera lirica, oppure può avere una donna di cui è innamorato. Insomma, esistono tante piccole cose che potete attribuire loro, senza sminuire la "kattiveria" dei vostri antagonisti.

I cattivi non sono stupidi. Date loro un po' di dignità.
Mi imbatto sempre in storie in cui i cattivi sono proprio stupidi e il protagonista - stupido anche lui - riesce a fargliela sempre sotto il naso. Non va bene così. Cattivo non è sinonimo di stupido. I cattivi hanno una loro dignità e di sicuro questa salterà fuori quando comincerete a caratterizzarlo come si deve.
Vi faccio un esempio: stiamo parlando di un fantasy. Il kattivo di turno è il tiranno, da dieci anni spadroneggia sul regno, uccidendo a destra a manca; gruppi di resistenza non sono mai riusciti a colpirlo. Arriva il primo cretino che si infila nel Palazzo e gli stacca la testa con la spada, trovando i corridoi del palazzo privi di guardie. Vissero tutti felici e contenti. Oppure, ben sapendo di essere il cattivo più cattivo del regno, si mette a passeggiare fra i boschi e i ribelli possono così trafiggerlo con una freccia (è ancora più grave se non pensano nemmeno a colpirlo quando è così vulnerabile). Insomma, NO! Un cattivo non si espone così, a meno che non abbia la garanzia di uscirne incolume: non ho mica regnato dieci anni per farmi uccidere in modo così stupido, no?
Il vostro antagonista non può essere celebroleso, altrimenti non avrebbe spadroneggiato per dieci anni (anche se...).
E in ogni caso, evitate nomignoli stupidi, tipo "Galbatorix". Date loro un po' di dignità o fateli suicidare all'inizio della storia, dopo aver lasciato un biglietto con scritto:
"Non posso vivere con la consapevolezza di essere "un kattivo" poco approfondito e dal nome ridicolo."


God saves the bad guys!